ReSource, il nostro modo di dire Eco.
Il processo che dà valore concreto alla responsabilità ecologica non è mai un racconto banale.
Per ridare senso a parole e a concetti il cui abuso ha fatto perdere loro di significato, è utile fare una riflessione e tornare alle loro radici. Recuperare il valore della parola eco, ad esempio, è significativo di un nuovo modo di operare, che portiamo avanti con grande impegno e consapevolezza. Il prefisso eco deriva dalla parola greca òikos e significa casa e ambiente in cui si vive, un contenuto così coerente con il nostro prodotto, che ci ha spinto a trovare il nostro personale modo di dirlo.
Se l’ecologia è lo studio dell’ambiente in cui viviamo e l’eco-sistema è la struttura di un ambiente che vive in equilibrio e in armonia, ci siamo chiesti: come possiamo progettare un prodotto che si inserisca concretamente in questa logica?
Chiaro, semplice, eco-logico
La nostra risposta a questa domanda dà vita a un nuovo marchio che include tutte le collezioni, progettate e realizzate secondo specifici standard produttivi.
ReSource è il nome di un nuovo modo di produrre che recupera gli scarti, riassumendo in sé queste pratiche:
- 01.ReUseRiusiamo per Rinnovare
- 02.ReDuceRiduciamo per Reinventare
- 03.ReSpectRispettiamo per Eco-progettare
ReSource dà valore a ciò che veniva considerato uno scarto, trasformandolo in una risorsa preziosa.
Un’idea che pone le basi di un nuovo modello di produzione, alternativo e circolare, che porta la nostra attenzione sempre più verso la rigenerazione e l'efficienza, nell’osservazione e nel rispetto dell'equilibrio naturale, là dove nulla va perduto.
Sappiamo che, in natura, ogni processo tende spontaneamente alla riduzione dello spreco e ciò garantisce una gestione economica dell’energia e delle risorse. Gli equilibri naturali tendono sempre al recupero dello scarto, che diventa inevitabilmente materiale utile a nuovi cicli di vita.
Nel processo produttivo industriale, raggiungere gli stessi risultati è possibile, ma richiede uno sforzo di volontà e un approccio consapevole e intelligente. Considerare lo scarto come una risorsa da utilizzare in maniera efficiente, significa decidere di trasformarlo in un valore aggiunto. E questa decisione richiede un diverso modo di pensare e di progettare.
Lo scarto come risorsa
Grazie ad una continua evoluzione del processo produttivo, abbiamo trovato una soluzione che alza la percentuale del materiale riciclato proveniente dallo scarto di produzione. Nella logica della sostenibilità, sono i numeri a fare la differenza, perché parlano il linguaggio delle soluzioni concrete e tangibili. Così, nel processo di rigenerazione misceliamo il 39,8% di materie prime, non ancora trasformate, con il 48,6% di scarti crudi di lavorazione e l’11,6% di scarto che ha già attraversato il ciclo di cottura, per un totale del 60,2% di materiale riciclato. Oltre alla percentuale di contenuto riciclato, i prodotti ReSource portano lo spessore della lastra ad 8 mm, una scelta che testimonia l’impronta sostenibile di un prodotto, che non trascura il design e le destinazioni d’uso e mantiene intatto lo standard qualitativo. Si tratta di un dettaglio tecnico, apparentemente minore, che genera tuttavia un impatto sostanziale e si traduce nel minor utilizzo di materiale, con una conseguente riduzione del consumo energetico durante il ciclo produttivo. Anche in fase di trasporto, questa scelta permette di caricare più quantità di prodotto per ogni spedizione, ottimizzando lo spazio di carico e incrementando l’efficienza logistica, il che si riflette in una sensibile diminuzione delle emissioni di CO2 per ogni metro quadrato che viaggia verso i nostri clienti.
