Accanto al progetto ReSource, Mirage presenta altre novità di grande rilievo, tra cui Atelier Mirage, un vero e proprio laboratorio creativo che vede la collaborazione con alcune delle figure più prestigiose nel mondo dell’architettura e dell’interior design a livello internazionale, con l’obiettivo di superare – i confini della ricerca stilistica.

Tra le collezioni presentate all’interno di questo progetto, spicca Nagomi, firmata da Hadi Teherani, che traduce in forme l’armonia tra spazio e design, elevando la ceramica a un gesto estetico di profonda sensibilità ambientale.

Incorporando inoltre una percentuale significativa di vetri derivati dal riciclo di tubi catodici, un tempo cuore pulsante di monitor e schermi televisivi, Mirage con questa collezione rende omaggio a una narrazione di sostenibilità che intreccia passato, presente e futuro.

Un altro esempio di questa sinergia tra natura e innovazione è Plumage di Alfonso Femia, che esplora la bellezza delle piume attraverso una fusione tra tecnologia e ispirazione naturale. Infine, Indomita, realizzata con Letizia Ballotti, una celebrazione dell’arte e del talento locale, con un design che unisce l’utile e il bello.